2023-03-23-GDO-WEEK
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Amazon ha "licenziato" i distributori europei nell’ottica di contenimento dei costi e per evitare di trasferire gli aumenti di listini direttamente sui consumatori. Il re dell’eCommerce ha già precisato che i seller potranno continuare autonomamente a vendere i propri prodotti sulla piattaforma Amazon Marketplace come venditori terzi. I vendor hanno ricevuto una comunicazione ufficiale via mail: “Ti informiamo che smetteremo di rifornirci da te”. Amazon continuerà, pertanto, a rifornirsi da distributori proprietari di marchio o con accordi di vendita esclusiva con i brand.
Una decisione che segue quella già comunicata nel 2019 agli omonimi americani. Amazon, in una nota, ha dichiarato: “Come ogni azienda rivediamo regolarmente il nostro approccio all’approvvigionamento dei prodotti con l’obiettivo di controllare i costi e mantenere i prezzi bassi per i clienti; per questo motivo abbiamo deciso di concentrarci sull'approvvigionamento di alcuni prodotti per i nostri store europei direttamente dai proprietari dei marchi”.
I vendor europei devono prepararsi in maniera repentina al cambiamento, con i primi contratti che verranno chiusi già dal prossimo aprile. Data la celerità dell’azione, Amazon promette agli oltre 20mila vendor interessati di rendersi disponibile per la migrazione sul proprio Marketplace con un servizio dedicato attivo. Una scelta che interessa anche una buona fetta di venditori italiani che dipendono dal retailer per il 30% dei propri introiti. Tuttavia, come precisa Roberto Liscia, presidente di Netcomm: “Non si tratta necessariamente di un punto a sfavore dei distributori coinvolti che possono trasformarsi in seller e continuare a vendere i loro prodotti su Amazon e sfruttare la sua enorme base utenti internazionale per crescere, con più ampia autonomia nelle politiche di prezzo al consumatore, promozione, logistica e comunicazione”.
Arriva anche il commento dell'Associazione italiana commercio elettronico:“La decisione di Amazon di bypassare i distributori europei ha una portata enorme sul settore dell’eCommerce -commenta il presidente di Aicel, Andrea Spedale-. Saltando uno step della filiera di approvvigionamento, il colosso di Seattle potrà acquistare a prezzi sensibilmente ridotti e dunque ridurre i prezzi ai consumatori, mantenendo inalterati i suoi margini. Quindi -continua Spedale- chi non è produttore della merce, è bene che inizi a definire una "back home strategy”. Da tempo i marketplace si sono trasformati in “walled garden”, giardini chiusi di dati ed informazioni di forte rilevanza economica, costituendo di fatto un monopolio. Uno status che il Digital Markets Act, da poco approvato, sta puntando a contrastare in un’ottica di maggiore equilibrio e concorrenza del mercato".
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