“La decisione di Amazon di bypassare i distributori europei ha una portata enorme sul settore dell’eCommerce”. Lo afferma in una nota Andrea Spedale, presidente di Aicel (Associazione italiana commercio elettronico) che è l’associazione di categoria dei venditori online in Italia. “Saltando uno step della filiera di approvvigionamento, il colosso di Seattle potrà acquistare a prezzi sensibilmente ridotti e dunque ridurre i prezzi ai consumatori, mantenendo inalterati i suoi margini”. Non solo. Secondo Spedale: “Sarà sempre Amazon a decidere i prezzi nella piattaforma. Ciò significa che i distributori avranno come primo concorrente proprio chi fino a ieri era il loro primo cliente. Lo sbilanciamento del mercato è evidente: il primo competitor dei vendor è la stessa piattaforma che detta le regole, usa algoritmi per visualizzare le offerte, ricorre a prezzi dinamici, premia le buy box, vende sponsorizzate e riceve una commissione su ogni vendita generata. Con la conseguenza che gli attuali venditori, già clienti dei distributori e della piattaforma, a breve si troveranno in una posizione di forte svantaggio competitivo, ma soprattutto vedranno azzerarsi i loro margini al punto tale che non solo non potranno più rimanere nel marketplace, ma vedranno messa a rischio la sopravvivenza della loro attività”.
“Quindi chi non è produttore della merce, è bene che inizi a definire una “back home strategy”. Da tempo i marketplace si sono trasformati in “walled garden”, giardini chiusi di dati e informazioni di forte rilevanza economica, costituendo di fatto un monopolio. Uno status che il Digital Markets Act, da poco approvato, sta puntando a contrastare in un’ottica di maggiore equilibrio e concorrenza del mercato”, conclude il presidente di Aicel.